Mio padre ha da poco ottenuto la 104 per invalidità. Non ho un buon rapporto con mia sorella e vorrei capire alcune cose. Mia sorella può rifiutarsi di accedere alla 104? Se lei si rifiuta posso rifiutarmi anche io? Posso presentare il modulo per accedere ai permessi inserendo anche il nome di mia sorella senza sua autorizzazione? La legge mi dà il diritto di scegliere le modalità di gestione dei benefici 104?
Le rispondo per ordine.
Sua sorella può rifiutarsi di accedere ai benefici di cui alla legge 104, anche se condivisa, in quanto non è un obbligo di legge quello di usufruire di tali benefici.
Anche Lei, al contempo, può rifiutarsi di accedere a tali benefici.
Il Vostro rifiuto non fa conseguire, in automatico, conseguenze per chi richiede assistenza, posto che tali benefici servono a meglio gestire le esigenze del disabile con quelle degli assistenti lavoratori.
Non Le consiglio di inserire nel modulo il nome di Sua sorella, senza autorizzazione, anche alla luce del cattivo rapporto esistente tra di Voi; potrebbe rischiare di essere accusata di false dichiarazioni, in violazione del D.P.R. 445/2000.
La legge 104 non indica in che modo Lei debba svolgere l’assistenza nei confronti del disabile, ma prevede dei controlli nel caso in cui i giorni di permesso da 104 vengano utilizzati per situazioni non collegate all’assistenza: viaggi, cene fuori porta, attività strettamente familiari, etc..
Escluse quelle attività, Lei potrà svolgere tutto quanto in suo potere per assistere Suo padre, con l’unico vincolo, in quei giorni, di svolgere attività per lui.
Da quanto Lei ha raccontato, l’assistenza fisica è oggi tenuta da due badanti, che seguono quotidianamente Suo padre.
A Lei spetterebbero quelle attività saltuarie, come fare la spesa, il trasferimento di Suo padre per i controlli, l’acquisto di qualche bene di prima necessità, e così via.
E quest’attività sarebbe espletata nei giorni che Lei individuerà, compatibilmente con i Suoi impegni lavorativi.
Pertanto, occorre tenere ben distinti i benefici da legge 104 dall’assistenza giornaliera, collegata più all’attività di badante.
Certo è che se i badanti oggi presenti nella casa non dovessero essere sufficienti per Suo padre, allora sarebbe opportuno pensare all’individuazione di una R.S.A., sia in termini economici, che di gestione di Vostro padre, oltre che per evitare inutili scontri con Sua sorella.
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Salvatore Cirilla
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