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Lavori Condominio e locazione: quali tutele per conduttore?

Immagine del redattore: Salvatore CirillaSalvatore Cirilla

Abito in un appartamento in qualità di conduttore. L’amministratore di condominio mi ha riferito che ci sono delle infiltrazioni e che occorre fare dei lavori presso l’appartamento, rappresentando che la proprietaria è stata pure avvisata. Per me non ci sono problemi, ma ho chiesto all’amministratore delle rassicurazioni, che non mi sono state date. Come tutelarmi?


Le richieste avanzate all’amministratore di condominio sono più che legittime, e meritano sicuramente risposta.


E questo perché Lei, quale detentore di quell’immobile, deve conoscere la tipologia dei lavori, oltre che la tempistica e il disagio che subirà.


Ovvio che Lei deve consentire quei lavori.


Questo perché l’art.1583 del codice civile stabilisce che, se nel corso della locazione, la cosa abbisogna di riparazioni che non possono differirsi fino al termine del contratto, il conduttore deve tollerarle anche quando importano privazione del godimento di parte della cosa locata.


Di certo, né l’amministratore, né il proprietario potranno rimproverarLe alcuna responsabilità, in quanto, secondo la giurisprudenza, è da escludere la responsabilità per custodia del conduttore con riferimento ad impianti idrici o sanitari siti all’interno delle strutture murarie, trattandosi di strutture non accessibili al controllo e non suscettibili di interventi da parte del conduttore (cfr. Cass. 5780/97).

Se da quegli interventi Lei subirà un disagio, potrà chiedere una proporzionale riduzione del canone nei casi di mancato godimento temporaneo, anche parziale, del bene locato (Tribunale Torino, sez. VIII, 28/03/2006, n. 2029).


E difatti, il locatore ha l’obbligo di mantenere l’appartamento in stato da servire all’uso convenuto (abitazione civile) e deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie.


L’articolo 1575 del codice civile stabilisce infatti che il locatore deve:

  • consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione;

  • mantenerla in stato da servire all’uso convenuto;

  • garantirne il pacifico godimento durante la locazione.

Il mio consiglio è quello di sollecitare un riscontro dell’amministratore di condominio, rappresentando che avrà bisogno di un minimo di preavviso per poter organizzare la gestione della propria abitazione e che, ovviamente, avrà necessità di risposta a tutti i Suoi quesiti, essendo domande più che legittime.


Questa attività, per essere più produttiva, potrebbe essere effettuata tramite legale.


Successivamente, avviati e conclusi i lavori, potrà avviare un colloquio con il proprietario per verificare la possibilità di ottenere una riduzione del canone, sulla base del disagio ricevuto.


Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Salvatore Cirilla



 
 
 

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