Duplicare illegalmente gli identificativi delle vetture è un illecito penale? Che conseguenze si rischiano? Come procedere?
Al giorno d’oggi, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio; in qualunque ambito, specialmente quando ti si presenta un affare economico che non puoi rifiutare. Caso emblematico è quello dell’autovettura usata, magari con pochissimi chilometri, offerta ad un prezzo stracciato. Proprio la natura irrinunciabile dell’affare ti fa storcere il naso? Il rischio di acquistare un’auto che poi si rivela essere stata rubata è alto, poiché le conseguenze della tua imprudenza potrebbero essere gravi, se non irrimediabili.
In questo articolo, analizzeremo proprio il caso in cui ci si ritrovi dinanzi ad un’auto con targa clonata quale reato si configura in questi casi? Ma, soprattutto, scoprirai come comportarti nel caso in cui dovessi barcamenarti in una situazione così poco felice, conoscendo i modi per aiutare la giustizia a fare il suo corso contro l’autore della contraffazione ed evitando conseguenze legali in capo alla tua persona.
2.3 Ricettazione
2.4 Riciclaggio
2.5 Furto d’uso
A cosa serve la targa?
La targa, intesa come quella placca metallica, o in plastica, fissata sia nella parte anteriore, che posteriore di un’autovettura (solo posteriore per quanto riguarda i motoveicoli), è di fondamentale importanza poiché serve a risalire alle informazioni di un determinato veicolo.
Le nostre targhe, oggi, sono composte da due fasce blu ai lati, la bandiera dell’unione europea e una combinazione di sette caratteri alfanumerici costituiti da lettere nelle prime e nelle ultime due posizioni.
Grazie a numerosi siti, inserendo il numero di targa, è possibile ottenere il modello della vettura, corredato dai dati tecnici; operazione molto utile, ad esempio, percalcolare il bollo da pagare annualmente sulla propria auto.
Inoltre, grazie agli estremi della targa, è possibile risalire ai dati del proprietario dell’auto, anche se, diversamente da quanto succede per le ricerche generiche appena menzionate, in questo caso, l’operazione sarà soggetta al pagamento di un determinato importo.
Conseguenze targa duplicata
Non capita di rado che alcuni malintenzionati decidano di duplicare targhe già legalmente immatricolate, installandole in altre autovetture. I motivi possono essere diversi, anche se tutti illeciti:
ommettere rapine;
organizzare gare clandestine;
rimettere in circolazione auto rubate.
Ma quali reati possono configurarsi con la clonazione di una targa?
Falsità materiale
Clonare una targa significa contraffarne la natura; questa condotta configura il reato di falsità materiale commessa dal privato in certificati o autorizzazioni amministrative.
Pertanto, la semplice produzione di una targa identica all’originale provocherà il reato di falso che è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, ridotta di un terzo.
Sanzione amministrativa
Se la condotta non è consistita nella realizzazione della targa clonata, ma solo nella circolazione del veicolo con targa contraffatta, allora l’autore risponderà solo di illecito amministrativo [1].
Pertanto, laddove non sia contestata all’agente la contraffazione, ma la sola circolazione a bordo di un veicolo contraffatto, si rischierà la sola sanzioneeconomica di una somma da 2.050 euro a 8.202.910 euro.
Ricettazione
La situazione si aggrava se la targa clonata viene abbinata ad un’autovettura rubata. In questo caso, la condotta è finalizzata ad ostacolare la provenienza illecita del bene.
Se il conducente è consapevole della provenienza delittuosa della cosa acquistata o ricevuta (dimostrabile, ad esempio, con la visibile contraffazione della targa, la mancanza di trascrizione nei pubblici registri del riferito acquisto, la mancanza dei documenti, allora la fattispecie penale consumata sarà quella di ricettazione, che prevede la reclusione da due ad otto anni e la multa da 516 euro a 10.329 euro.
Riciclaggio
Diversamente, si configura il delitto di riciclaggio se anche l’azione di manomissione è riconducibile all’imputato. Ed infatti, come hai visto, il semplice possesso di un’autovettura di provenienza furtiva con targhe contraffatte, non integra il reato di riciclaggio se non vi è la prova sull’autore della contraffazione, bensì, come anticipato, del reato di ricettazione.
In questo caso, l’autore rischierà la reclusione da quattro a dodici anni e la multa da 5.000 euro a 25.000 euro, pene che possono essere aumentate o diminuite in presenza di particolari circostanze, aggravanti o attenuanti.
Furto d’uso
Inoltre, potrebbe configurarsi il reato di furto d’uso se l’autore della duplicazione ha trattenuto e usato, momentaneamente, la targa di un’autovettura per il tempo necessario a duplicarla illecitamente, con successiva riapposizione sul veicolo [2].
Come verificare se un veicolo è stato rubato?
Se hai dubbi sulla provenienza dell’autovetturaacquistata da un privato, o se ti hanno proposto un affare e vuoi avere la certezza di non subire una truffa, potrai sempre verificare la legittima provenienza dell’autovettura interessata.
La verifica è gratuita ed è offertasu sito del ministero dell’Interno che ti permette di verificare se l’autovettura in questione è stata rubata.
Difatti, dopo aver inserito targa e telaio della vettura, avrai i risultati della ricerca:
se non dovesse risultare nulla, allora potrai stare tranquillo, anche se il consiglio è sempre quello di fare, qualche giorno dopo, una nuova ricerca, visto che, magari, gli archivi non sono ancora stati aggiornati;
se, invece, l’auto è stata rubata, avrai a disposizione la data di denuncia e del luogo in cui la stessa è stata presentata e potrai, quindi, procedere a segnalare il tutto a chi di competenza.
Cosa fare in caso di targa clonata?
Come hai potuto vedere, prima di acquistare un’auto usata, soprattutto quando si contratta con un privato di cui non si conoscono i precedenti, è buona regola fare tutte le verifiche del caso.
Diversamente, correresti il rischio di essere indagato e, poi, imputato dei reati che abbiamo appena visto.
Nel caso in cui ti fossi trovato dinanzi ad una vettura con targa clonata, la prima cosa da fare sarebbe denunciare i fatti alle forze dell’ordine, le quali procederebbero ad avviare le indagini e magari ad arrestare i malintenzionati.
Nella malaugurata ipotesi in cui ti fossi accorto troppo tardi, ad affare concluso, della duplicazione illecita della targaapposta sulla vettura appena acquistata, allora la denuncia immediata diverrebbe la tua unica ancora di salvataggio, posto che – se dovessero fermarti ad un posto di blocco– risulteresti passibile delle sanzioni e dei reati sopra elencati, dovendo poi dimostrare in giudizio la tua buona fede. Per questo, prevenire è meglio che curare.
Note
[1] Cass. pen., sez. V, n.7614/2016 del 20.09.2016
[2] Cass. pen., sez. V, n.42048/2017 del 26.06.2017
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